Il diritto al risarcimento per il pedone investito sulle strisce pedonali
Lo Studio Legale Calvello, con oltre 25 anni di esperienza nell’ambito dell’infortunistica stradale, opera quotidianamente per tutelare anche i diritti del pedone investito sulle strisce pedonali. Nell’ordinamento vigente il Codice Civile (art. 2054, comma 1) prevede una presunzione di responsabilità a carico del conducente che investe un pedone: il risarcimento è dovuto salvo che il conducente dimostri di aver fatto tutto il possibile per evitare l’impatto.
Ed invero, l’art. 2054, comma 1 recita: “Il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di avere fatto tutto il possibile per evitare il danno.”
Ai sensi dell’art. 141, comma 4, del Codice della Strada, il conducente deve rallentare e, se necessario, fermarsi in prossimità degli attraversamenti pedonali, con particolare attenzione qualora i pedoni manifestino l’intenzione di attraversare o mostrino incertezza. Tali doveri gravano sul conducente e, se adempiuti correttamente, rendono assai difficile per quest’ultimo escludere la propria responsabilità in caso di investimento.
Tuttavia, la giurisprudenza ha più volte precisato anche recentemente che tale presunzione non è assoluta: se viene provato un comportamento imprevedibile del pedone, la responsabilità può essere ridotta o, in casi estremi, esclusa completamente.
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Quando il pedone attraversa correttamente sulle strisce, con comportamento regolare, il risarcimento è pressoché certo.
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Quando il pedone compie un gesto imprevedibile, ad esempio attraversa con semaforo rosso o si lancia improvvisamente davanti al veicolo, il conducente può superare la presunzione di colpa.
Lo Studio Calvello supporta il cliente in ogni fase: dalla ricostruzione della dinamica con le autorità alla raccolta della documentazione (referti, testimoni, foto), assicurando una istruttoria solida, essenziale per valorizzare ogni voce di danno.
Tabella esplicativa – presunzione e possibilità di riduzione del risarcimento
Situazione del pedone | Presunzione di responsabilità conducente | Possibilità di concorso di colpa/reduzione risarcimento |
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Attraversa regolarmente sulle strisce | Sì | Generalmente no |
Attraversamento imprevedibile o violazione | Sì | Sì (colpa del pedone fino a esclusione totale) |
Obblighi del conducente e diritti del pedone in caso di investimento sulle strisce
Nel contesto dell’infortunistica stradale, quando si parla di pedone investito sulle strisce pedonali, è fondamentale comprendere quali siano le precise obbligazioni dell’automobilista e, parallelamente, i diritti del pedone che subisce l’incidente.
Ai sensi dell’art. 191 del Codice della Strada, il conducente ha l’obbligo di rallentare e di fermarsi quando un pedone si accinge ad attraversare la carreggiata sulle strisce pedonali. Questa norma si integra con il più generale principio di prudenza sancito dall’art. 141, secondo cui la velocità deve essere sempre adeguata alle circostanze e tale da consentire al conducente il controllo del veicolo in ogni momento, specialmente in prossimità di incroci e attraversamenti.
Molti non sanno che –> chi guida un veicolo deve prevedere e prevenire non solo i comportamenti corretti degli altri utenti della strada, ma anche le imprudenze altrui, come abbiamo spiegato in dettaglio nell’articolo Infortunistica stradale: per il conducente che non prevede le imprudenze altrui scatta il concorso (Cass. 30089/24).
Diritti del pedone investito sulle strisce pedonali
Quando il pedone attraversa nel rispetto delle regole, ha diritto ad ottenere il risarcimento integrale dei danni subiti. Questo vale sia per i danni fisici (lesioni, fratture, postumi permanenti) sia per quelli patrimoniali (spese mediche, mancati guadagni, costi per l’assistenza) e non patrimoniali (danno biologico, morale, esistenziale). Tali voci sono state analizzate in modo sistematico nella nostra Guida completa 2025 ai risarcimenti per incidenti stradali.
Chi subisce l’investimento può agire:
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direttamente contro il responsabile civile (il conducente del veicolo);
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contro la sua compagnia assicurativa (RC auto);
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se il veicolo non è identificato o non assicurato, tramite il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, strumento previsto dal Codice delle Assicurazioni Private.
L’importanza della condotta del conducente
La giurisprudenza di legittimità ha ribadito che, in caso di investimento, il conducente non può invocare la sola disattenzione del pedone per escludere la propria colpa. In questo articolo, abbiamo mostrato come la Corte di Cassazione richiami i giudici di merito a una valutazione concreta e puntuale dei comportamenti di entrambi i soggetti coinvolti, senza cadere in semplificazioni o presunzioni arbitrarie.
Importante: anche qualora il pedone commetta un’imprudenza, il conducente può comunque essere ritenuto responsabile – o corresponsabile – se la sua condotta non è stata conforme alle regole di attenzione e diligenza.
In termini pratici, ciò significa che:
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se il pedone attraversa regolarmente e viene investito, la responsabilità è del conducente al 100%;
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se il pedone attraversa distrattamente ma in zona protetta, la responsabilità può essere suddivisa;
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se il pedone attraversa fuori dalle strisce o in maniera imprevedibile, può esserci concorso di colpa o esclusione del risarcimento.
La valutazione della colpa è sempre caso per caso, e la nostra attività consiste nell’analizzare nel dettaglio la dinamica del sinistro con l’ausilio di testimoni, rilievi, video, perizie tecniche e, se necessario, ricorrere a un accertamento giudiziale.
Cosa fare subito dopo essere stati investiti sulle strisce pedonali: la guida pratica per ottenere il risarcimento
Chi subisce un incidente da pedone sulle strisce pedonali si trova spesso in una condizione di disorientamento, dolore fisico e incertezza su cosa fare per ottenere un risarcimento. Eppure, proprio le prime azioni dopo l’investimento sono fondamentali per tutelare i propri diritti e ottenere un risarcimento integrale e tempestivo.
In questa sezione, vogliamo offrire una guida pratica, concreta e aggiornata, per chi cerca su Google frasi come “cosa fare dopo essere stati investiti sulle strisce pedonali” o “come ottenere risarcimento pedone investito”. L’esperienza dello Studio Legale Calvello ha dimostrato che intervenire tempestivamente e con metodo permette di massimizzare l’esito positivo della richiesta risarcitoria.
1. Chiamare subito le forze dell’ordine
È fondamentale chiamare Polizia Locale o Carabinieri, in modo che possano:
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effettuare i rilievi del sinistro,
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raccogliere dichiarazioni di testimoni,
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accertare il rispetto delle regole da parte del conducente.
Mai accordarsi informalmente con il conducente o accettare risarcimenti in contanti sul posto. Il verbale redatto dagli agenti è una prova determinante nella fase stragiudiziale ed, eventualmente, in quella giudiziale.
2. Accertare subito le lesioni
Anche se il danno sembra lieve, è sempre opportuno recarsi al pronto soccorso o chiamare il 118. Il referto medico con l’indicazione della prognosi è il primo documento da cui parte la valutazione medico-legale del danno. Spesso, tuttavia, patologie come traumi cranici, distorsioni cervicali o microfratture si manifestano solo nei giorni successivi all’investimento.
3. Identificare il veicolo e il conducente
Occorre raccogliere con precisione:
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targa del veicolo investitore;
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generalità del conducente;
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compagnia assicurativa del veicolo.
Se il conducente si allontana senza prestare soccorso, è essenziale denunciare l’accaduto: in questi casi può intervenire il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, che abbiamo approfondito nella guida Cosa fare dopo un incidente stradale?.
4. Documentare tutto
Raccogliere prove fotografiche:
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posizione del corpo,
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danni visibili (scarpe, vestiti strappati, sangue),
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segnaletica orizzontale (strisce pedonali, semafori),
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condizioni della strada.
Se presenti, ottenere filmati da telecamere pubbliche o private può essere decisivo. Ove possibile, è utile farsi assistere fin da subito da un legale specializzato in infortunistica stradale, che sappia esattamente cosa richiedere e a chi.
5. Conservare ricevute e certificati
Ogni spesa medica sostenuta (visite specialistiche, esami diagnostici, fisioterapia) deve essere documentata per poter essere interamente rimborsata. Lo stesso vale per:
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scontrini per l’acquisto di medicinali;
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spese di trasporto per cure o visite;
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eventuali costi per assistenza familiare o badanti.
L’importanza della tracciabilità delle spese non può essere sottovalutata: sarà fondamentale per la quantificazione del danno patrimoniale.
Tabella – Documenti essenziali per il risarcimento del pedone investito
Documento richiesto | A cosa serve |
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Verbale della Polizia / Carabinieri | Ricostruzione ufficiale del sinistro |
Referto del pronto soccorso | Accertamento delle lesioni e prognosi |
Certificati medici e specialistici | Valutazione del danno biologico permanente |
Fatture e ricevute di spesa | Rimborso spese sostenute |
Dati del veicolo e dell’assicurazione | Azione diretta contro la compagnia assicurativa |
Fotografie e video | Prova della dinamica e della responsabilità |
Dichiarazioni di testimoni | Rafforzamento della ricostruzione dei fatti |
Questi sono i primi passi da compiere per assicurarsi che la richiesta di risarcimento – presentata direttamente all’assicurazione o con l’assistenza di un avvocato – sia fondata, completa e istruita correttamente. In caso contrario, il rischio è quello di vedersi offrire somme riduttive, o addirittura di ricevere un rigetto per mancanza di prove.
Il nostro Studio riceve frequentemente contatti da utenti che, inizialmente, si sono affidati a generiche agenzie di infortunistiche stradale (e non ad uno studio legale esperto in infortunistica), per poi scoprire che i documenti presentati non erano sufficienti o idonei. Per questo motivo, raccomandiamo sempre di rivolgersi fin da subito a un avvocato specializzato o comunque esperto in infortunistica stradale, che agisca nell’esclusivo interesse della vittima, senza trattenere percentuali sproporzionate o accettare liquidazioni svantaggiose per il danneggiato.
A quanto ammonta il risarcimento per un pedone investito sulle strisce pedonali?
Una delle domande più frequenti che riceviamo allo Studio Legale Calvello da chi è stato coinvolto in un incidente come pedone è: “A quanto ammonta il risarcimento?”. È una domanda legittima, alla quale è impossibile dare una risposta unica, ma è possibile fornire un quadro chiaro e dettagliato dei criteri che vengono utilizzati per determinare il valore del risarcimento danni a un pedone investito sulle strisce pedonali.
Il risarcimento del danno viene calcolato considerando tutte le voci di pregiudizio subite dalla persona: dai danni fisici (lesioni personali) a quelli patrimoniali, fino alle sofferenze morali e alla compromissione della qualità della vita (danno esistenziale).
Nel nostro approfondimento Quali sono i risarcimenti per gli incidenti stradali? Guida completa 2025, abbiamo analizzato in modo puntuale ciascuna voce risarcibile, ma di seguito ne proponiamo una sintesi specificamente dedicata al caso del pedone.
Le principali voci di danno risarcibili
1. Danno biologico permanente e temporaneo
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temporaneo (per i giorni in cui si è impossibilitati a svolgere le attività quotidiane);
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permanente (per postumi irreversibili, anche parziali).
2. Danno morale
Riguarda la sofferenza interiore legata al trauma dell’incidente. Anche se spesso sottovalutato, è un diritto autonomo del pedone vittima dell’incidente e viene quantificato in percentuale rispetto al danno biologico.
3. Danno patrimoniale
Si distingue in:
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danno emergente: spese mediche, fisioterapia, medicinali, assistenza domiciliare, trasporti, protesi, ausili;
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lucro cessante: perdita di reddito per impossibilità di lavorare o esercitare la propria attività, anche temporaneamente.
4. Danno esistenziale
Corrisponde alla alterazione delle abitudini di vita quotidiana, alla rinuncia forzata ad attività sociali, sportive, ricreative, alla limitazione dell’autonomia personale. Questo aspetto è sempre più riconosciuto dai giudici, purché provato in modo puntuale, come approfondito nell’articolo Si al danno esistenziale ma va puntualmente provato: ecco come.
Incidono anche: età, professione, attività svolte
La quantificazione del danno risarcibile è influenzata da diversi elementi:
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età del pedone (più giovani, più alta la valorizzazione del danno);
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tipologia di attività lavorativa (manuale o intellettuale);
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stile di vita pre-incidente (attività sportive, familiari, sociali);
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gravità e durata dell’invalidità.
È anche possibile ottenere il risarcimento per i familiari in caso di lesioni molto gravi o decesso, come trattato nella guida: Risarcimento del danno parentale anche senza vincolo di sangue.
Quando c’è concorso di colpa: il risarcimento viene ridotto
Se il pedone ha contribuito in parte all’evento dannoso, ad esempio attraversando senza guardare, con auricolari o col cellulare in mano, la compagnia assicurativa può eccepire il concorso di colpa. In questi casi:
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il risarcimento viene ridotto proporzionalmente alla percentuale di colpa attribuita (es. 30% di colpa → 70% del risarcimento).
Un esempio è illustrato nel nostro articolo: Cinture di sicurezza e risarcimento: senza, rischi di perdere migliaia di euro!, dove l’assenza di precauzioni personali ha inciso sulla riduzione del risarcimento.
Infortunistica stradale o avvocato? Perché è fondamentale affidarsi a uno studio legale esperto in infortunistica stradale
Nell’immaginario collettivo, chi subisce un incidente – soprattutto come pedone investito sulle strisce pedonali – tende spesso a rivolgersi a una generica agenzia di infortunistica stradale. Questo approccio, seppure diffuso, non sempre garantisce tutela effettiva, specialmente quando si tratta di affrontare casi complessi, quantificare correttamente il danno o fronteggiare opposizioni da parte delle compagnie assicurative.
Chi cerca su Google frasi come:
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“mi hanno investito sulle strisce pedonali cosa devo fare”,
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“risarcimento pedone infortunistica o avvocato”,
-
“studio legale risarcimento incidente pedone”,
spesso non ha piena consapevolezza della differenza tra una gestione amministrativa del danno e un’assistenza legale vera e propria, con strumenti giuridici efficaci.
Differenze fondamentali tra infortunistica e assistenza legale
Infortunistica stradale | Studio legale specializzato |
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Si limita alla gestione stragiudiziale del sinistro | Gestisce il sinistro e tutela i diritti giuridici |
Non può agire in giudizio | Può agire in giudizio contro assicurazioni e responsabili |
Lavora a percentuale, talvolta anche molto alta | Concorda preventivi chiari e compensi trasparenti |
Non sempre valuta danni morali o esistenziali | Include tutti i danni risarcibili, anche quelli meno evidenti |
Non può redigere atti o ricorsi legali | Redige istanze, ricorsi, opposizioni e atti formali |
Uno studio come il nostro, con esperienza trentennale in ambito civilistico e una profonda competenza nel risarcimento danni da sinistro stradale, garantisce un’assistenza globale, che va ben oltre la sola compilazione di una richiesta danni.
Abbiamo seguito numerosi casi in cui i clienti si erano inizialmente rivolti a agenzie di infortunistica stradale, ricevendo offerte economiche nettamente inferiori al dovuto, senza possibilità di opposizione formale.
Per prassi, infatti, i liquidatori delle compagnie assicurative riconoscono una maggiore forza contrattuale al danneggiato assistito da un avvocato. Quando l’assistenza è prestata da un’agenzia di infortunistica, la minaccia di azione giudiziale è meno credibile: tali agenzie non possono patrocinare in giudizio e, per adire il Tribunale, devono comunque rivolgersi a un avvocato, perdendo così la gestione diretta del sinistro. Questa asimmetria negoziale induce spesso i liquidatori a formulare offerte più basse, confidando in una chiusura stragiudiziale. L’assistenza fornita da un avvocato, invece, consente opposizioni formali, istruttoria completa e reale prospettiva di contenzioso, riequilibrando la trattativa e ottimizzando il risultato risarcitorio.
Il valore aggiunto dello Studio Legale Calvello
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Interveniamo direttamente sulle compagnie assicurative, senza intermediari.
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Redigiamo istanze stragiudiziali ben strutturate, fondate su perizie, tabelle ufficiali e supporto medico-legale.
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Valutiamo tutte le voci di danno, incluse quelle meno considerate dalle agenzie non legali (danno esistenziale, invalidità lavorativa, spese future).
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Se necessario, agiamo giudizialmente, forti della giurisprudenza più recente, anche quando vi sia concorso di colpa o dinamiche contestate – come illustrato nell’articolo: Art. 2054 II comma c.c.: ecco come viene superata la presunzione di pari responsabilità.
Domande frequenti sul risarcimento per pedone investito sulle strisce pedonali
1. Chi ha la responsabilità se un pedone viene investito sulle strisce pedonali?
Il Codice della Strada prevede che il conducente del veicolo abbia l’obbligo di fermarsi o rallentare in prossimità delle strisce pedonali. Salvo comportamento imprevedibile del pedone, la responsabilità è in capo all’automobilista. È una responsabilità presunta, che può essere superata solo con prova rigorosa, come approfondito anche nell’articolo: Infortunistica stradale: ecco come viene superata la presunzione di pari responsabilità.
2. Cosa devo fare subito dopo essere stato investito sulle strisce pedonali?
Chiamare le forze dell’ordine, recarsi al pronto soccorso, raccogliere testimonianze e prove fotografiche, identificare il veicolo e contattare un avvocato specializzato in risarcimenti da incidente pedonale. Abbiamo spiegato la procedura passo dopo passo nella nostra guida completa post-incidente.
3. Quanto tempo ci vuole per ottenere il risarcimento dopo l’investimento?
In media, una procedura ben documentata può concludersi in 5-8 mesi in fase stragiudiziale. Se è necessario andare in causa, i tempi si allungano, ma si possono ottenere riconoscimenti più completi. La tempistica dipende dalla gravità delle lesioni, dalla disponibilità dei documenti e dall’atteggiamento della compagnia assicurativa.
4. Serve un avvocato o basta una agenzia di infortunistica stradale?
Solo un avvocato può tutelare a 360 gradi il danneggiato, agendo se necessario, in giudizio. Un’agenzia di infortunistica può solo fornire supporto stragiudiziale ma non può tutelare a pieno i diritti del pedone investito utilizzando tutti gli strumenti giuridici (compresi quelli processuali) che l’odinamento mette a disposizione.
5. Cosa succede se il veicolo che mi ha investito non è assicurato o non è identificabile?
In questi casi, interviene il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, che consente comunque di ottenere un risarcimento, anche in caso di pirata della strada. Occorre però dimostrare il fatto e collaborare con le autorità per l’identificazione del responsabile.
6. Il pedone ha sempre ragione se viene investito sulle strisce?
No. Il pedone ha diritto al risarcimento solo se si comporta correttamente (attraversamento sulle strisce, senza distrazioni pericolose). Se ha concorso alla causazione del sinistro (es. attraversa col rosso, guarda il cellulare, sbuca all’improvviso), può esserci una riduzione del risarcimento.
7. Quali danni si possono ottenere con il risarcimento?
Tutti i danni riconosciuti dalla legge:
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fisici (danno biologico permanente e temporaneo),
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patrimoniali (spese, mancati redditi),
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morali (sofferenza interiore),
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esistenziali (compromissione della vita quotidiana).
Ogni voce deve essere documentata e provata, come approfondito nella guida ai risarcimenti 2025.
8. Quanto può valere un risarcimento per un pedone investito?
Dipende da età, lesioni, giorni di inabilità, percentuale di invalidità permanente e danni accessori. In media, per lesioni medio-gravi, il risarcimento può variare tra € 20.000 e oltre € 80.000, come abbiamo illustrato in dettaglio nella sezione sulle simulazioni di risarcimento.
9. Posso ottenere un anticipo prima della chiusura della pratica?
Sì. In caso di responsabilità chiara, la compagnia assicurativa può essere sollecitata – anche tramite legale – a versare acconti risarcitori già in corso di trattativa, per coprire spese urgenti (mediche o personali).
10. Dove posso ottenere una consulenza legale per il mio caso?
Può contattarci attraverso la pagina dedicata alla consulenza legale. Il nostro Studio offre un servizio in materia di risarcimento per incidenti stradali e assiste quotidianamente vittime di investimento su strisce pedonali, in tutta Italia.
Hai subito un investimento sulle strisce pedonali? Contattaci per tutelare i tuoi diritti
Se sei stato investito sulle strisce pedonali o stai assistendo una persona cara vittima di un incidente simile, il nostro consiglio è non affidarti al caso, né accettare proposte risarcitorie formulate senza una completa valutazione legale.
Ogni sinistro, anche apparentemente semplice, può nascondere criticità:
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contestazioni sulla dinamica dell’investimento,
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offerte risarcitorie sottostimate da parte delle compagnie assicurative,
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voci di danno non riconosciute o ignorate del tutto,
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concorso di colpa mal gestito,
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documentazione incompleta che compromette la liquidazione.
Lo Studio Legale Calvello, con oltre 25 anni di esperienza in infortunistica stradale e risarcimento danni, è a disposizione per una valutazione del tuo caso. Analizziamo ogni elemento tecnico, medico e medi9co-legale con rigore, chiarezza e trasparenza.
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Il nostro obiettivo è ottenere per te il giusto risarcimento, senza perdite di tempo e con il minor disagio possibile. Siamo al tuo fianco, dalla prima telefonata fino alla chiusura della pratica, anche in sede giudiziale, se necessario.