Cosa fare immediatamente dopo un incidente stradale mortale
Quando si verifica un incidente stradale mortale, il momento successivo è delicato e cruciale per tutelare i diritti ai fini del risarcimento danni incidente mortale. Noi dello Studio Legale Calvello consigliamo di:
-
Assicurare la scena del sinistro e raccogliere le prime informazioni (targhe, testimoni, autorità intervenute).
-
Ottenere la documentazione ufficiale: verbale di incidente della Polizia o Carabinieri, referti medici, certificato di morte, fotografie e testimonianze.
-
Non firmare alcuna dichiarazione senza assistenza legale, specie se proposta dalla compagnia assicurativa.
-
Contattare immediatamente un avvocato esperto in incidenti stradali, per attivare gli accertamenti tecnici e preservare le prove.
Questo passaggio è fondamentale perché:
-
Permette di predisporre la richiesta di risarcimento con la documentazione completa al fine di evitare rifiuti o ritardi
-
Garantisce la nomina di consulenti tecnici qualificati (periti, medici legali), utili anche in situazioni di concorso di colpa
(Noi agiamo immediatamente per tutelare i diritti dei familiari, attivando la procedura stragiudiziale, invio delle richieste e preparazione del dossier)
Chi ha diritto al risarcimento nei casi di incidente stradale mortale
Nel nostro ordinamento, il risarcimento per un incidente mortale è riconosciuto ai familiari della vittima. I soggetti legittimati includono:
-
Coniuge, anche separato non legalmente.
-
Figli (legittimi, naturali o adottivi).
-
Genitori della vittima.
-
Fratelli/sorelle e nonni / nipoti se dimostrano legame affettivo stabile.
-
Conviventi more uxorio con relazione duratura e assistenza reciproca
Gli eredi iure proprio (ad esempio genitori o figli) vedono riconosciuto il danno non patrimoniale subito a causa della perdita affettiva; gli eredi iure hereditatis possono richiedere il risarcimento del danno patrimoniale correlato alla quota di reddito o attività economica persa dalla vittima.
Categoria di soggetto | Tipo di diritto alla richiesta di risarcimento |
---|---|
Coniuge, figli, genitori | Danno non patrimoniale e iure proprio |
Fratelli, nonni, conviventi | Solo se dimostrano intenso legame affettivo |
Eredi legittimi e testamentari | Possibili diritti iure hereditatis (patrimoniali) |
(Il nostro Studio verifica puntualmente sia i diritti iure proprio, sia quelli iure hereditatis, per massimizzare il risarcimento dovuto)
Quali tipi di danni si possono chiedere in caso di morte accidentale
In caso di decesso causato da incidente stradale, è possibile chiedere sia il danno non patrimoniale che il danno patrimoniale, oltre ad eventuali danni aggiuntivi (come biologico e tanatologico).
• Danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale
Riconosciuto ai sensi dell’art. 2059 c.c., copre il dolore, lo sconvolgimento delle abitudini familiari e il vuoto affettivo per la perdita di un congiunto
• Danno patrimoniale (emergente e lucro cessante)
Include le spese immediate (funerarie, mediche, trasporto) e la perdita di reddito che la vittima avrebbe garantito ai familiari. Gli eredi possono recuperare la componente patrimoniale anche come danno iure hereditatis se ne risultano legittimati
• Danno da morte non immediata (biologico terminale e lucida agonia)
Se la vittima sopravvive anche solo poche ore, può essere riconosciuto il danno biologico temporaneo (periodo tra incidente e decesso) e il danno da lucida agonia (sfruttamento della sofferenza consapevole)
Applichiamo le tabelle aggiornate e parametri personalizzati per ogni caso, al fine di garantire un risarcimento adeguato ed equo.
Infortunistica stradale o avvocato: a chi rivolgersi davvero dopo un incidente mortale?
Dopo un incidente stradale con esito mortale, molti familiari si trovano disorientati e, spinti dall’urgenza e dalla pressione emotiva, si rivolgono alle cosiddette agenzie di infortunistica stradale. Tuttavia, è essenziale distinguere tra ciò che può offrire un’agenzia infortunistica e ciò che invece è di competenza esclusiva di un avvocato esperto in risarcimento danni da incidente stradale.
Differenza tra agenzia infortunistica e studio legale
Aspetto | Agenzia infortunistica | Studio legale (avvocato esperto) |
---|---|---|
Rappresentanza legale | Non può patrocinare in giudizio | Può agire in via giudiziale e stragiudiziale |
Redazione atti formali | No atti giudiziari | Redige istanze, lettere legali, atti giudiziali |
Strategia risarcitoria | Parziale, a forfait | Completa e su misura |
Le agenzie di infortunistica non sono studi legali: non possono tutelare appieno i diritti risarcitori nei casi complessi come quelli da incidente stradale con morte.
Perché rivolgersi a un avvocato dopo un incidente mortale
Scegliere un avvocato specializzato in incidenti mortali consente di:
-
Redigere diffide formali alle assicurazioni o ai responsabili.
-
Impugnare eventuali rigetti delle compagnie.
-
Attivare azioni giudiziarie civili, anche complesse, per ottenere il massimo risarcimento (danno patrimoniale, morale, esistenziale).
-
Valutare anche se vi sono estremi per un’azione penale o per una causa civile contro la Pubblica Amministrazione in caso di strada mal manutenuta o segnalazione assente.
Molti clienti ci chiedono: “Posso iniziare con l’infortunistica e poi passare a un avvocato?”. In teoria sì, ma nella pratica questo genera confusione, perdita di prove, e minori possibilità risarcitorie.
La nostra esperienza
Come Studio Legale Calvello, affrontiamo regolarmente casi complessi in cui il risarcimento danni per incidente stradale mortale viene inizialmente gestito da agenzie di infortunistica, con evidenti criticità. Il nostro approccio, invece, è tecnico, legale e strategico: analizziamo sin da subito ogni dettaglio, ricostruiamo il fatto, facciamo emergere ogni voce risarcitoria.
Quando interviene l’assicurazione e quando si deve fare causa
Uno degli interrogativi più comuni per chi ha perso un familiare in un incidente stradale mortale è: “Chi paga il risarcimento? Devo fare causa subito oppure mi rivolgo all’assicurazione?”
La risposta dipende dalla dinamica del sinistro, dai soggetti coinvolti e dal comportamento della compagnia assicurativa. In linea generale, nei casi di morte da incidente stradale, il primo soggetto responsabile al risarcimento è la compagnia di assicurazione del veicolo colpevole.
L’intervento dell’assicurazione RCA
Secondo il Codice delle Assicurazioni Private, la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli è coperta dall’assicurazione obbligatoria RCA, che deve risarcire i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dai familiari della vittima.
Viene avviata una trattativa stragiudiziale che – se ben gestita – consente di ottenere un congruo risarcimento in tempi brevi e senza la necessità di una causa civile.
Quando è necessario fare causa per ottenere il risarcimento
In alcuni casi, tuttavia, l’unica strada è l’azione giudiziaria civile. È necessario fare causa quando:
-
L’assicurazione rifiuta la richiesta di risarcimento o propone cifre irrisorie;
-
La responsabilità dell’incidente è contestata (ad esempio, si discute il concorso di colpa della vittima);
-
La compagnia non risponde nei termini di legge.
Quando i nostri clienti ci chiedono “Devo accettare l’offerta dell’assicurazione o fare causa?”, la risposta è: dipende. Ogni caso va valutato in base agli atti, alla responsabilità e al potenziale risarcitorio. Il nostro Studio affianca i familiari in ogni fase, dalla richiesta danni fino al giudizio, se necessario.
Cosa succede se il responsabile dell’incidente non è identificabile o non assicurato?
In questi casi, il risarcimento può comunque essere ottenuto grazie al Fondo Vittime della Strada, un ente pubblico gestito dalla Consap che interviene nei casi di:
-
Veicoli non identificati (pirata della strada);
-
Veicoli non assicurati o con assicurazione scaduta;
-
Compagnie in stato di insolvenza o liquidazione.
Perché la richiesta venga accolta, occorre rispettare specifici termini e fornire prove rigorose, per cui è indispensabile farsi assistere da un avvocato esperto in incidenti stradali.
Quanto tempo si ha per chiedere il risarcimento: termini di prescrizione
Una delle domande più frequenti che ci viene posta da chi ha perso un familiare in un incidente stradale con esito mortale è:
“Entro quanto tempo si può chiedere il risarcimento?”
Questa domanda è cruciale perché, come in ogni ambito della responsabilità civile, il diritto al risarcimento per incidente mortale è soggetto a prescrizione, cioè può decadere se non esercitato entro determinati termini.
Qual è il termine di prescrizione per il risarcimento da incidente mortale?
In base all’art. 2947 del codice civile, il termine ordinario per esercitare un’azione di risarcimento del danno derivante da fatto illecito, compreso l’incidente stradale con decesso, è di:
5 anni dal giorno dell’incidente.
Ciò vale sia per le richieste extragiudiziali rivolte all’assicurazione, sia per l’eventuale causa civile. Oltre questo termine, salvo casi eccezionali, il diritto al risarcimento è prescritto e non può più essere fatto valere.
Attenzione: il termine decorre dalla data dell’incidente, non dalla morte
Un errore frequente è ritenere che il termine decorra dalla data del decesso. Invece, anche se la morte della vittima avviene a distanza di ore o giorni, la prescrizione decorre dal giorno del sinistro, ossia dal fatto che ha causato il danno, e non dal verificarsi del danno stesso.
Esempio pratico:
-
Incidente avvenuto il 5 maggio 2024
-
Decesso della vittima il 7 maggio 2024
-
La prescrizione decorre comunque dal 5 maggio 2024
-
Il termine scade il 5 maggio 2029
Quando il termine può essere interrotto?
È possibile interrompere la prescrizione attraverso una formale richiesta risarcitoria inviata alla compagnia assicurativa o al responsabile civile. L’interruzione comporta che il termine ricominci a decorrere da capo. La richiesta deve essere fatta per iscritto, preferibilmente a mezzo PEC o raccomandata A/R, e deve contenere:
-
Dati anagrafici dei richiedenti;
-
Indicazione del sinistro e del decesso;
-
Riferimenti alla responsabilità;
-
Documentazione preliminare (verbali, certificati, stato di famiglia, ecc.).
Il nostro Studio provvede tempestivamente all’interruzione dei termini di prescrizione sin dai primi giorni dopo l’evento, per garantire la piena tutela del diritto al risarcimento.
Prescrizione ridotta in caso di reato?
In alcune situazioni, l’incidente mortale può costituire anche reato, ad esempio nei casi di omicidio stradale o guida in stato di ebbrezza. In tal caso, il termine di prescrizione può estendersi fino a quello previsto per il reato: anche 7 o 10 anni o più, a seconda dei casi.
Tuttavia, questo allungamento non è automatico: è necessario che venga accertata l’esistenza di un reato e che venga prodotta idonea documentazione giudiziaria. Per questo motivo, è essenziale non aspettare e agire tempestivamente con il supporto di un avvocato esperto in responsabilità civile da sinistro stradale.
Tabella riepilogativa – Prescrizione risarcimento morte da incidente
Tipologia di caso | Termine di prescrizione |
---|---|
Sinistro stradale con morte – civile puro | 5 anni dal giorno dell’incidente |
Sinistro con rilievo penale (omicidio stradale) | Variabile – fino a 10 anni o più |
Inadempienza compagnia assicurativa | 5 anni, ma interrompibile |
Richiesta extragiudiziale accurata | Interrompe il termine |
Il rischio di perdere il diritto al risarcimento per decorrenza dei termini è reale. Ecco perché interveniamo fin da subito per interrompere i termini e consolidare le prove.
Esempio reale di risarcimento riconosciuto per incidente mortale
Per comprendere in modo concreto quanto può essere riconosciuto come risarcimento danni per incidente stradale mortale, è utile analizzare un caso reale gestito dal nostro Studio Legale Calvello, nel quale sono emersi tutti gli elementi fondamentali per un risarcimento pieno ed equo.
Il caso
Una donna di 38 anni, madre di due figli minori, perde la vita in un incidente stradale causato da un sorpasso azzardato da parte di un altro veicolo che invade la corsia opposta. Il sinistro si verifica su strada extraurbana; la donna muore dopo alcune ore in ospedale per un trauma cranico e toracico grave. I familiari si rivolgono al nostro Studio circa dieci giorni dopo il decesso.
I soggetti risarcibili
Abbiamo identificato e assistito i seguenti familiari legittimati al risarcimento:
-
Il marito convivente (non separati legalmente);
-
I due figli minori (8 e 12 anni);
-
I genitori della vittima, non conviventi ma con legame affettivo costante;
-
La sorella della vittima, con cui la donna condivideva frequenti rapporti di cura.
In base alla normativa e alla giurisprudenza consolidata, abbiamo impostato la richiesta risarcitoria considerando sia il danno parentale (art. 2059 c.c.), sia il danno patrimoniale per la perdita del reddito familiare.
L’attività legale svolta
Abbiamo proceduto con:
-
Raccolta e analisi della documentazione: verbale dei Carabinieri, accertamenti clinici, stato di famiglia, certificazioni fiscali e testimonianze.
-
Richiesta formale risarcitoria alla compagnia assicurativa RCA del veicolo responsabile.
-
Nomina di medico legale e perito per la stima dei danni.
-
Attivazione del tavolo di trattativa stragiudiziale.
-
Valutazione della condotta del responsabile per eventuale concorso di colpa (escluso nel caso specifico).
L’importo è stato liquidato interamente in via stragiudiziale, senza dover avviare una causa civile. Il risultato è stato possibile grazie a una gestione legale specialistica, fondata su competenze tecniche, attenzione umana e capacità di trattativa.
Questo esempio evidenzia concretamente quanto può essere riconosciuto a familiari di vittime di incidenti stradali mortali, anche in sede extragiudiziale, e come la presenza di un avvocato esperto sia determinante per ottenere un congruo risarcimento.
Abbiamo trattato in un altro nostro articolo il tema del risarcimento danno parentale anche senza vincolo di sangue, utile nei casi simili a quello sopra descritto.
Domande frequenti sul risarcimento per incidente stradale mortale
1. Chi ha diritto al risarcimento in caso di incidente stradale mortale?
Hanno diritto al risarcimento i familiari stretti della vittima: coniuge, figli, genitori, fratelli/sorelle, convivente more uxorio, nonni o nipoti. In alcuni casi anche soggetti non legati da vincolo di sangue, purché dimostrino un legame affettivo profondo e duraturo. Il nostro Studio verifica con precisione ogni posizione risarcitoria.
2. Quanto tempo ho per chiedere il risarcimento di un incidente con morte?
Il termine di prescrizione è di 5 anni dalla data del sinistro, salvo proroghe per accertamento penale. Tuttavia, è fondamentale interrompere la prescrizione con una formale richiesta scritta nei confronti dell’assicurazione. Agire subito evita la perdita definitiva del diritto.
3. Serve davvero un avvocato o basta un’agenzia di infortunistica?
Le agenzie di infortunistica non sono abilitate a patrocinare cause, non possono notificare atti giudiziali e spesso agiscono con criteri standardizzati. Un avvocato esperto in incidenti stradali può garantire una tutela completa e personalizzata anche in giudizio.
4. Come si calcola il risarcimento per la morte di un familiare?
Si tiene conto di più elementi: danno non patrimoniale (parentale, morale, esistenziale), danno patrimoniale (perdita del reddito), danno da lucida agonia, spese funerarie.
5. Chi paga il risarcimento? L’assicurazione o il responsabile?
Di norma, il risarcimento viene pagato dalla compagnia assicurativa RCA del veicolo responsabile. Se il veicolo è non assicurato o non identificato, interviene il Fondo Vittime della Strada. In altri casi (ad esempio, responsabilità dell’Ente per strade dissestate), si può agire contro la Pubblica Amministrazione.
Ne parliamo in dettaglio in: Infortunistica stradale, responsabilità dell’Ente e insidie stradali
6. È possibile risolvere senza fare causa?
Sì. Se la compagnia assicurativa è collaborativa e la documentazione è completa, si può ottenere un risarcimento in via stragiudiziale, evitando lunghi contenziosi. Il nostro Studio assiste proprio in questa fase, per ottenere il massimo possibile in tempi ragionevoli.
7. Cosa succede se ci sono più familiari a chiedere il risarcimento?
Il risarcimento complessivo viene suddiviso in base al legame e alla posizione personale di ciascun richiedente. I figli minori, ad esempio, hanno diritto a importi maggiori. Il nostro Studio redige le istanze tenendo conto delle singole posizioni e dei diritti concorrenti.
8. Posso ottenere un risarcimento anche se la vittima non era mio parente stretto?
Sì, in determinate condizioni. Se esisteva un rapporto affettivo costante e stabile, anche senza legame di sangue o convivenza, è possibile ottenere un risarcimento da perdita parentale. Tuttavia, la prova del legame deve essere seria, documentata e coerente.
Approfondimento: Risarcimento del danno parentale anche senza vincolo di sangue
9. Cosa rischio se aspetto troppo a contattare un avvocato?
Rischi di perdere prove essenziali (testimonianze, referti, dinamica del fatto), di lasciare scadere i termini di legge, e soprattutto di accettare offerte risarcitorie ingiuste o incomplete. Il nostro consiglio è agire immediatamente, anche solo per un consulto iniziale gratuito.
Puoi contattarci oggi stesso: Richiedi una consulenza al nostro Studio Legale
Contatta il nostro Studio Legale: risarcimento completo per incidenti stradali mortali
Affrontare un incidente stradale con esito mortale è una delle prove più difficili che si possano vivere. In quei momenti, oltre al dolore, è fondamentale affidarsi a professionisti esperti, capaci di garantire una tutela legale solida, tempestiva e completa.
Da quasi trent’anni, lo Studio Legale Calvello affianca familiari di vittime della strada per ottenere:
-
il pieno risarcimento dei danni da morte in incidente;
-
il riconoscimento di ogni voce risarcitoria prevista dalla legge;
-
la gestione completa della fase stragiudiziale e, se necessario, giudiziale;
-
l’interlocuzione diretta con compagnie assicurative, periti, medici legali.
Abbiamo una profonda conoscenza del settore, delle dinamiche assicurative, delle strategie delle compagnie e di come evitare che il danno subìto venga minimizzato o ignorato.
Se stai cercando un avvocato per incidente mortale, uno studio legale esperto in infortunistica stradale, che lavori con serietà, riservatezza e risultati concreti, puoi parlare oggi stesso con noi.
Richiedi una consulenza riservata e senza impegno:
Contattaci ora tramite la nostra pagina dedicata
Oppure chiama lo Studio al 049 866 8202 o scrivici su WhatsApp al 329 617 0623