Cosa fare subito dopo un incidente in moto
Subire un incidente in moto è un evento traumatico che genera confusione, paura e spesso una profonda incertezza su cosa fare immediatamente. Eppure, i minuti e le ore successive all’impatto sono fondamentali per tutelare i propri diritti e garantire il risarcimento integrale dei danni subiti.
1. Mettersi in sicurezza e chiamare i soccorsi
Il primo dovere, anche giuridico, è mettersi al sicuro ed evitare ulteriori pericoli. Se possibile, allontanarsi dalla carreggiata e posizionare il motociclo in un’area sicura. Subito dopo, è essenziale chiamare il 112 e richiedere l’intervento di:
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Ambulanza, in caso di feriti anche lievi
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Polizia stradale o Carabinieri, soprattutto se ci sono danni rilevanti, divergenze tra i conducenti o impossibilità di compilare la constatazione amichevole
Nota bene: anche lesioni apparentemente lievi (come contusioni, abrasioni o colpi di frusta) vanno documentate il prima possibile, perché potrebbero evolvere in danni risarcibili.
2. Raccogliere prove e testimonianze
Spesso l’errore più grave è affidarsi alla buona fede del conducente avversario, senza raccogliere fin da subito elementi utili alla ricostruzione dei fatti. Invece, è indispensabile documentare:
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Targa e modello del veicolo coinvolto
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Foto dei mezzi, della strada, dei danni, delle condizioni del manto stradale
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Identità di eventuali testimoni oculari
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Eventuali telecamere di sorveglianza nei pressi del sinistro (es. negozi, incroci semaforici, impianti pubblici)
“Nell’era digitale, la mancanza di foto o video nelle fasi successive all’incidente è una delle prime contestazioni sollevate dalle compagnie assicurative per ridurre l’entità del risarcimento” – fonte: IVASS, Relazione annuale 2024.
3. Evitare dichiarazioni affrettate e compilare con attenzione il modulo CAI
È buona norma non rilasciare dichiarazioni orali ai presenti o alle forze dell’ordine che possano essere mal interpretate (Capita anche che ci si attribuisca erroneamente l’esclusiva responsabilità del sinistro quando si aveva ragione, o parzialmente ragione, compromettendo così il risarcimento dei danni subiti). Allo stesso modo, bisogna prestare massima attenzione alla compilazione del modulo CID/CAI (constatazione amichevole):
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Verificare che entrambe le parti firmino
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Indicare correttamente la dinamica dell’impatto
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Evitare ambiguità, caselle lasciate in bianco o barrate a metà
Nel caso in cui non si riesca a completare il modulo o ci siano versioni discordanti dell’accaduto, è preferibile non firmare e lasciare intervenire le autorità.
Per approfondire le criticità del CAI e quando può risultare inefficace o addirittura controproducente, rimandiamo al nostro articolo: Constatazione amichevole: è carta straccia se c’è incompatibilità tra il fatto come descritto e i danni.
4. Rivolgersi a un legale esperto in infortunistica stradale
Il nostro consiglio, forte di oltre 25 anni di esperienza in questo ambito, è di evitare il fai da te e rivolgersi tempestivamente a un avvocato esperto in risarcimenti da incidenti stradali, soprattutto in caso di incidente in moto. Questo consente di:
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Verificare la corretta dinamica e la responsabilità
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Inquadrare il danno alla persona e al veicolo
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Interloquire con la compagnia assicurativa con la giusta autorevolezza
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Ottenere un risarcimento completo e in tempi congrui
Se hai subito un incidente, puoi contattarci senza impegno per una consulenza dedicata: Pagina contatti Studio Legale Calvello
Chi ha diritto al risarcimento e in quali casi
In caso di incidente in moto, non è detto che chi subisce un danno abbia automaticamente diritto a un risarcimento. Esistono infatti diverse situazioni, ognuna con regole specifiche. Comprendere con precisione chi ha diritto a essere risarcito, e in quali casi, è il primo passo per ottenere quanto spetta.
Motociclista non responsabile: risarcimento integrale
Se il motociclista non ha alcuna responsabilità nell’incidente (ad esempio è stato tamponato o investito da un’auto che non ha rispettato la precedenza), ha diritto a un risarcimento integrale di tutti i danni, fisici, materiali e morali. A rispondere è la compagnia assicurativa del veicolo responsabile.
In questi casi, si può ottenere il rimborso completo di:
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Danni al motociclo e accessori (casco, giacca, dispositivi elettronici)
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Spese mediche, farmaceutiche e riabilitative
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Danno biologico da lesione fisica
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Danno morale e sofferenza soggettiva
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Danno da invalidità permanente o temporanea
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Danno da fermo tecnico del veicolo
Conducente con concorso di colpa: risarcimento parziale
In alcune situazioni, il motociclista potrebbe aver contribuito all’incidente, ad esempio per una manovra errata, velocità elevata o mancato rispetto di una norma stradale. In questi casi, si applica il cosiddetto concorso di colpa (art. 2054 c.c.), che comporta una riduzione percentuale del risarcimento.
Un esempio? Se il motociclista è ritenuto responsabile per il 30% del sinistro, riceverà solo il 70% del danno complessivamente riconosciuto.
Per approfondire come viene valutato e applicato il concorso di colpa nei sinistri motociclistici, ti invitiamo a leggere: Art. 2054 II comma c.c.: ecco come viene superata la presunzione di pari responsabilità
Il caso del trasportato sul motociclo
Chi era trasportato sulla moto al momento dell’incidente (ad esempio un passeggero) ha sempre diritto al risarcimento, a prescindere da chi sia il responsabile del sinistro. È un diritto autonomo che nasce dalla sola qualità di trasportato e trova tutela specifica nell’art. 141 del Codice delle Assicurazioni Private.
Questo significa che:
Il passeggero ha diritto ad ottenere un risarcimento anche se il conducente della moto ha torto.
La compagnia assicurativa del veicolo su cui viaggiava il trasportato sarà tenuta a risarcire i danni, salvo poi rivalersi eventualmente sul conducente in caso di responsabilità esclusiva.
Per approfondimenti: Il trasportato deve agire ai sensi dell’art. 144 cod. ass. private
Pedoni, ciclisti o terzi coinvolti: risarcimento in caso di danno subito
Anche pedoni o ciclisti coinvolti in un incidente con una moto possono ottenere il risarcimento, ma la valutazione della responsabilità è più articolata. In questi casi si applicano spesso presunzioni di colpa e oneri di prova specifici a seconda della dinamica.
In un recente articolo abbiamo approfondito proprio un caso emblematico relativo a responsabilità e concorso di colpa nei confronti di un pedone investito: Pedoni investiti, la Cassazione bacchetta i giudici di merito: no a pressapochismo!
A quanto ammonta il risarcimento per danni da incidente in moto
Una delle domande più frequenti che riceviamo da chi ha subito un sinistro motociclistico è: “quanto mi spetta di risarcimento?” La risposta non è univoca, ma dipende da una molteplicità di fattori. Tuttavia, esistono criteri oggettivi che consentono di calcolare in maniera attendibile il valore del danno risarcibile.
Le voci di danno risarcibile: danno patrimoniale e non patrimoniale
Il risarcimento per un incidente in moto comprende due grandi categorie di danni:
Tipologia di danno | Esempi concreti | Risarcibile? |
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Danni patrimoniali | Riparazione moto, casco danneggiato, spese mediche, perdita di reddito da lavoro | ✔️ |
Danni non patrimoniali | Lesioni fisiche (danno biologico), sofferenza interiore (danno morale), perdita della qualità della vita | ✔️ |
Il danno patrimoniale viene risarcito per intero, purché adeguatamente documentato (scontrini, ricevute, certificati medici, fatture del meccanico, ecc.).
Il danno non patrimoniale, invece, viene calcolato attraverso le tabelle medico-legali tenendo conto:
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della gravità della lesione (espressa in percentuale di invalidità)
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dell’età del danneggiato
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della durata della sofferenza (in giorni)
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dell’eventuale incidenza sulla vita lavorativa e relazionale
Il danno morale e il danno esistenziale
Oltre al danno biologico “puro”, viene riconosciuto anche:
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Il danno morale, ovvero la sofferenza psicologica legata alla lesione (paura, ansia, dolore, shock post-traumatico)
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Il danno esistenziale, quando la lesione compromette in modo significativo la qualità della vita, le relazioni familiari, l’attività sportiva o sociale abituale
Queste voci vengono liquidate con criteri soggettivi, ma ben codificati, e richiedono sempre una valutazione medico-legale e una solida prova documentale o testimoniale.
Abbiamo approfondito questi aspetti in un nostro articolo dedicato alla prova del danno esistenziale: Sì al danno esistenziale, ma va puntualmente provato: ecco come
Focus: risarcimento per motociclisti vittime di incidenti con responsabilità parziale
Nel caso in cui il motociclista sia ritenuto parzialmente responsabile (es. per una manovra imprudente o mancata distanza di sicurezza), il risarcimento sarà proporzionalmente ridotto, secondo il concetto di concorso di colpa. L’importanza di una corretta ricostruzione del sinistro è quindi cruciale per ottenere quanto realmente spetta.
“Chi sbaglia il modo in cui descrive l’incidente rischia di perdere anche migliaia di euro di risarcimento. Non è una formalità: è la base della pratica risarcitoria.” – Studio Legale Calvello
Per un approfondimento specifico sulle perdite in caso di errata condotta del conducente, si veda: Cinture di sicurezza e risarcimento: senza, rischi di perdere migliaia di euro!
Concorso di colpa: cos’è e come incide sul risarcimento
Il concorso di colpa si verifica quando entrambi i conducenti hanno contribuito all’incidente, anche in misura diversa. In tal caso, il risarcimento viene ridotto in proporzione alla percentuale di colpa attribuita a ciascuno.
Esempio pratico:
Situazione | Concorso attribuito | Risarcimento spettante |
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Motociclista colpevole al 30% | 30% | 70% dei danni subiti |
Colpa paritaria tra i due veicoli | 50% | 50% dei danni subiti |
Come chiarito anche nel nostro approfondimento: Infortunistica stradale: ecco come viene superata la presunzione di pari responsabilità, la legge prevede una presunzione di responsabilità condivisa se non è possibile ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente. Questo è il motivo per cui raccogliere prove e testimonianze è fondamentale.
Quando il motociclista rischia di essere considerato corresponsabile
Esistono comportamenti ricorrenti che possono far ricadere una parte di responsabilità sul motociclista:
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Mancato uso delle frecce o degli indicatori
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Velocità superiore al limite o non commisurata alla situazione
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Sorpassi a destra o manovre rischiose
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Mancato uso del casco o di altri dispositivi obbligatori
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Violazioni del Codice della Strada
Tuttavia, in materia di sinistri stradali, la violazione di una norma cautelare del Codice della Strada da parte di un conducente non determina automaticamente la sua responsabilità esclusiva o concorrente.
Infatti:
- la Cassazione ha più volte affermato che la violazione di una regola cautelare è certamente un indizio di colpa, ma non è sufficiente di per sé a fondare la responsabilità, se l’altra condotta risulta causalmente “assorbente” o esclusiva nella produzione dell’evento;
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il giudice deve quindi valutare in concreto la dinamica causale: se la condotta dell’altro conducente è stata talmente abnorme, imprevedibile o tale da interrompere il nesso causale, la violazione della regola cautelare da parte del primo conducente può risultare irrilevante.
Un semplice esempio chiarirà il concetto: se un motociclista procede oltre i limiti di velocità ma l’altro invade improvvisamente e senza alcuna ragione la corsia opposta, la responsabilità graverà solo sull’invasore di corsia, poiché la sua condotta è assorbente e idonea da sola a determinare l’incidente.
A tal proposito, ti invitiamo a leggere il nostro articolo: Il conducente che non prevede le imprudenze altrui rischia il concorso di colpa
Il ruolo dell’assicurazione e le sue resistenze
Anche quando la colpa è evidente, le compagnie assicurative tendono a ridurre l’importo del risarcimento, sollevando obiezioni su:
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Carenza di prove documentali
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Mancanza del modulo CAI firmato da entrambi
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Incoerenze nella dinamica denunciata
“Le compagnie non pagano quanto spetta. Pagano quanto riesci a dimostrare.” – Studio Legale Calvello
Ecco perché non basta fare la denuncia all’assicurazione: serve un’assistenza legale competente che sappia dialogare con i liquidatori in modo tecnico, preciso e risoluto.
Come ottenere il risarcimento: documenti, tempi e procedure
Una volta accertata la responsabilità e stabilito l’importo del danno, il passo successivo è ottenere concretamente il risarcimento. È questo il momento in cui molti motociclisti si affidano a infortunistiche stradali, nella convinzione (spesso errata) che il risarcimento sia solo una questione burocratica. In realtà, per ottenere il giusto risarcimento serve un approccio tecnico-legale, ben documentato e strategico.
A chi rivolgersi: assicurazione, legale o infortunistica?
Il primo passo consiste nello scegliere a chi affidare la propria pratica risarcitoria. Esistono tre opzioni:
Soggetto | Vantaggi | Svantaggi |
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Compagnia assicurativa | Canale diretto, nessun intermediario | Offre spesso cifre molto inferiori al dovuto |
Infortunistica stradale | Comunicazione semplice, promessa di anticipo | Assistenza limitata alla fase stragiudiziale, percentuali da riconoscere anche molto elevate sui risarcimenti, nessun controllo sul loro operato, nessuna polizza assicurativa (anzi, spesso sono s.r.l.) |
Avvocato esperto in infortunistica stradale | Massima tutela, difesa tecnica, gestione del contenzioso sia in fase stragiudiziale che giudiziale, controllo dell’Ordine sul suo operato, polizza per la responsabilità obbligatoria (ulteriore garanzia per il danneggiato) | Nessuno |
“Le infortunistiche non sono studi legali. Non possono tutelarti in Tribunale (nè davanti al Giudice di Pace) e devono per la fase giudiziale rivolgersi a loro volta ad un avvocato” – Studio Legale Calvello
Quali documenti servono per ottenere il risarcimento?
Per avviare la richiesta di risarcimento è fondamentale raccogliere e trasmettere tutta la documentazione utile, in particolare:
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Modulo CAI/CID (anche non firmato dall’altra parte, se presente)
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Verbale delle forze dell’ordine (se intervenute)
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Certificati medici, pronto soccorso e successiva documentazione sanitaria
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Referti radiologici e accertamenti diagnostici
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Ricevute di spese mediche e farmaceutiche
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Preventivo e/o fattura per la riparazione della moto
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Foto del luogo del sinistro e dei veicoli coinvolti
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Dichiarazioni di testimoni oculari
Una raccolta documentale completa è la prima difesa contro le contestazioni delle assicurazioni. Se manca un elemento, anche il miglior avvocato avrà difficoltà a far valere i tuoi diritti in tempi rapidi.
Infortunistiche stradali o avvocato? Come scegliere davvero
Dopo un incidente in moto, molti si chiedono a chi rivolgersi per ottenere il risarcimento: un avvocato o un’agenzia di infortunistica stradale? La confusione è alimentata da pubblicità ingannevoli, slogan accattivanti e la falsa convinzione che “l’importante è incassare qualcosa”.
La verità è ben diversa: scegliere l’interlocutore sbagliato può significare perdere migliaia di euro di risarcimento o rimanere impantanati per anni in trattative inconcludenti.
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Solo un avvocato iscritto all’albo può predisporre e sottoscrivere una vera e propria richiesta di risarcimento danni in forma di atto legale (“in carta legale”, per usare un’espressione tradizionale).
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L’avvocato può formalizzare una diffida risarcitoria o un atto di costituzione in mora con pieno valore legale, fondato su norme giuridiche e giurisprudenza, che può costituire il presupposto per un eventuale giudizio.
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L’infortunistica stradale, non essendo un soggetto abilitato all’esercizio della professione forense, non può redigere atti legali né tantomeno patrocinare il cliente in sede giudiziaria. Può al massimo raccogliere documentazione o tentare trattative, ma sempre con valore limitato e senza la stessa efficacia giuridica.
Valore pratico per il cliente
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Una diffida o richiesta risarcitoria redatta da un avvocato ha un peso molto maggiore nei confronti della compagnia assicurativa: non è una semplice lettera commerciale, ma un atto di parte qualificato che già anticipa la possibile introduzione di una causa.
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In caso di mancata risposta o offerta inadeguata, l’avvocato può immediatamente proseguire con gli strumenti processuali previsti (ATP ex art. 696-bis c.p.c., ricorso, citazione, ecc.). L’infortunistica, invece, dovrebbe a quel punto necessariamente passare il dossier a un legale.
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Questo si traduce in maggiore forza negoziale, tempi più rapidi e tutela completa fin dall’inizio.
In altre parole, l’avvocato può “imprimere forza legale” alla richiesta di risarcimento, mentre un’infortunistica no.
Perché la scelta giusta è l’avvocato esperto in incidenti motociclistici
Chi subisce un sinistro in moto spesso riporta lesioni gravi, invalidità o danni permanenti. In questi casi, la tutela legale non è un’opzione, ma una necessità.
Ecco perché affidarsi a un avvocato è la scelta più sicura:
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Ottimizzazione del risarcimento: sappiamo quali voci inserire e come provarle
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Strategia difensiva personalizzata
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Difesa piena anche in Tribunale, se necessaria
Inoltre, come Studio Legale Calvello, da oltre 25 anni affianchiamo motociclisti e vittime della strada in modo trasparente, con aggiornamenti costanti, gestione rapida della pratica e un unico obiettivo: ottenere il massimo risarcimento, senza compromessi.
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Domande frequenti sul risarcimento per incidente in moto (FAQ)
1. Chi paga in caso di incidente in moto con colpa dell’altro veicolo?
Se l’altro conducente è responsabile, il risarcimento viene pagato dalla sua compagnia assicurativa, a copertura di tutti i danni: fisici, morali, materiali e patrimoniali. È importante documentare correttamente l’accaduto per evitare contestazioni.
2. Quanto tempo ci vuole per ricevere il risarcimento dopo un incidente in moto?
I tempi variano in base alla complessità del caso e alla prontezza della documentazione. In media, da 90 a 180 giorni in caso di accordo stragiudiziale. Se il danno è grave o vi è contenzioso, i tempi possono allungarsi, ma una gestione legale competente riduce i ritardi.
3. Quali documenti servono per chiedere il risarcimento di un incidente in moto?
Tra i principali: modulo CAI/CID, verbale delle autorità, certificati medici, referti diagnostici, ricevute di spese sanitarie, foto del sinistro, perizia del danno alla moto. Una raccolta documentale completa è la base per ottenere un risarcimento pieno.
4. Mi hanno tamponato in moto: ho sempre diritto al risarcimento?
Sì, in caso di tamponamento da parte di un altro veicolo, salvo casi eccezionali, si presume la colpa dell’automobilista e quindi hai diritto a essere risarcito integralmente. È comunque opportuno raccogliere prove fotografiche e testimonianze.
5. Cosa succede se ho una parte di responsabilità nell’incidente?
In caso di concorso di colpa, il risarcimento verrà ridotto in proporzione (es. 70% di colpa altrui → ottieni solo il 70% dell’importo riconosciuto). Anche per questo è fondamentale una valutazione tecnica della dinamica da parte di un avvocato.
6. È meglio rivolgersi a una infortunistica o a un avvocato per il risarcimento?
Senza dubbio a un avvocato esperto in infortunistica stradale. Le infortunistiche non sono abilitate a rappresentarti in giudizio e possono trattenere percentuali anche molto elevate. Un avvocato, invece, può garantirti tutela completa, anche in Tribunale.
7. L’assicurazione mi ha fatto un’offerta bassa: cosa posso fare?
Puoi rifiutare l’offerta e far valere i tuoi diritti tramite un legale. Nella maggior parte dei casi, l’assicurazione propone una cifra inferiore al dovuto. Con l’intervento di un avvocato, è possibile ottenere un aumento anche significativo del risarcimento.
8. Chi ha diritto al risarcimento se ero passeggero della moto coinvolta nell’incidente?
Il passeggero ha sempre diritto al risarcimento, indipendentemente da chi ha causato il sinistro. La compagnia del veicolo sul quale viaggiava sarà tenuta a risarcirlo ai sensi dell’art. 141 Codice delle Assicurazioni Private.
9. Posso ottenere il risarcimento anche se l’altro veicolo è scappato?
Sì, a condizione che presenti denuncia alle autorità e, in caso di lesioni, potrai accedere al Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, che copre i danni anche in assenza di identificazione del responsabile.
Hai avuto un incidente in moto? Ottieni il risarcimento che ti spetta con il nostro Studio Legale
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Risarcimento danni fisici e materiali da incidente stradale
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Calcolo e richiesta del danno biologico, morale e patrimoniale
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Gestione stragiudiziale e giudiziale della pratica
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Ogni caso è seguito direttamente da avvocati esperti, senza intermediazioni, con la massima attenzione ai tempi e all’effettivo recupero del danno.