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Privacy-GDPR

Spia i messaggi privati della dipendente: maxi-multa di 420.000 euro ad Autostrade per l’Italia

Il Garante Privacy sanziona Autostrade per l’Italia S.p.A. per aver utilizzato, senza base giuridica, dati tratti da social e chat private per giustificare un licenziamento

Il Garante per la protezione dei dati personali ha inflitto una sanzione di 420.000 euro ad Autostrade per l’Italia S.p.A. per aver trattato illecitamente dati personali di una lavoratrice, poi utilizzati per giustificarne il licenziamento. L’istruttoria è scaturita da un reclamo della dipendente, che ha denunciato l’uso non autorizzato da parte del datore di lavoro di messaggi privati scambiati su Facebook, Messenger e WhatsApp, nonché di contenuti estratti dal proprio profilo social, forniti da colleghi e da un terzo soggetto. Il Garante ha rilevato la mancanza di una base giuridica valida e ha evidenziato che tali comunicazioni avvenivano in contesti privati, estranei all’attività lavorativa. La condotta aziendale ha violato i principi di liceità, finalità e minimizzazione del GDPR. L’Autorità ha ribadito che la visibilità online non giustifica l’uso indiscriminato dei dati personali, nemmeno in procedimenti disciplinari, dove è richiesto un bilanciamento tra il potere del datore di lavoro e i diritti fondamentali dell’interessato.

Fonte: Provvedimento del 21 maggio 2025

 

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