Differenze tra fratelli nella successione e nelle donazioni: cosa prevede la legge e come far valere i propri diritti in caso di discriminazione patrimoniale
La libertà di disposizione dei beni
In linea generale, ogni genitore ha piena libertà di disporre dei propri beni. Ciò significa che può donare a un figlio una casa più grande, o di maggior valore, rispetto agli altri figli. Questa facoltà rientra nel diritto di proprietà garantito dalla Costituzione.
Tuttavia, tale libertà trova un limite fondamentale nel rispetto delle quote di legittima, che spettano ai legittimari.
Il limite della legittima
La legittima è quella porzione del patrimonio che la legge riserva obbligatoriamente a determinati eredi (coniuge, figli e, in assenza, ascendenti). Anche in presenza di testamento, il genitore non può disporre liberamente dell’intero patrimonio, ma deve rispettare tali quote.
Ad esempio, se un genitore dona una casa di valore molto superiore a un solo figlio, l’altro può agire per ottenere il reintegro della sua quota di legittima.
Si può contestare la donazione fatta al fratello?
Sì, ma solo dopo la morte del genitore. Durante la vita, non si può contestare una donazione fatta a un fratello. Alla morte, si apre la successione e diventa possibile procedere alla collazione delle donazioni per calcolare se qualcuno ha ricevuto più del dovuto.
È importante sapere che:
-la legge tutela la quota minima, non la parità assoluta tra figli;
-eventuali donazioni fatte da un solo genitore non possono essere compensate con quelle fatte dall’altro;
-la collazione riguarda solo le donazioni ricevute dallo stesso genitore di cui si apre la successione.
Cosa può fare il figlio che ha ricevuto meno?
-Accettare l’eredità;
-Contestare il testamento (se presente);
-Esercitare l’azione di riduzione entro 10 anni dal decesso;
-Chiedere la restituzione della parte eccedente ricevuta dagli altri fratelli.
Come si calcola la legittima?
La quota di legittima varia in base alla composizione familiare. Ad esempio:
Con due figli e un coniuge superstite:
1/4 al coniuge
1/2 ai figli (da dividersi)
1/4 disponibile (liberamente attribuibile anche a un solo figlio)
La quota disponibile è quella su cui il genitore può agire con discrezionalità. Tutto il resto deve essere rispettato secondo legge.
Le discriminazioni tra fratelli sono lecite?
Sì, ma solo entro il limite della quota disponibile. Il genitore può trattare in modo diverso i figli, donando a uno più che all’altro, ma deve comunque garantire a ciascuno la propria quota legittima.
Come evitare la lesione di legittima?
Per evitare futuri contenziosi:
a) valutare il valore delle donazioni rispetto al patrimonio complessivo; b) prevedere donazioni equivalenti o compensazioni nel testamento; c) stipulare un patto di famiglia, se vi è accordo tra gli eredi (strumento previsto solo per il trasferimento di aziende o partecipazioni societarie. Non si applica alle donazioni immobiliari, ma può essere utile in contesti imprenditoriali per evitare future contestazioni ereditarie).
Conclusione
Favorire un figlio con una casa più grande è possibile, ma a precise condizioni. In caso di dubbio o conflitto, è essenziale affidarsi ad un avvocato per tutelare i propri diritti e agire nei termini previsti dalla legge.
Se ritieni di avere ricevuto meno dei tuoi fratelli o vuoi prevenire conflitti futuri in famiglia, contattaci per una consulenza riservata e specializzata (anche in video conferenza o telefonica).